I sentieri montani alla scoperta della seconda vetta più alta dell’Appennino, con i suoi 2.793 m sul livello del mare. Gli abruzzesi la considerano la montagna madre, il monte Amaro! Ambienti grandiosi e panorami aerei per riempici gli occhi delle meraviglie della Natura.
Gli itinerari di quota sono lunghi e impegnativi dalle condizioni, dove sopravvivono solo forme di vita animali e vegetali altamente adattate, ma regalano grandi emozioni per l´imponenza degli ambienti e la varietà dei panorami.
Lungo la salita è facile osservare i camosci (Rupicapra pirenaica ornata, il camoscio più bello del mondo!). Sono i padroni delle rocce di alta quota e quindi del monte Amaro, e non di rado regalano acrobazie fra i ripidi pendii montani.
Salendo ancora, raggiunto il pianoro carsico, se la stagione sarà in pace coi tempi di madre natura, potremo vedere anche la stella alpina nel trekking appenninica (leontopodium nivale), sorella della specie del nord Italia ma con caratteristiche peculiari che la rendono tipica dell’Appennino Centrale (e dei Balcani).
E’ una escursione con 1.300 m di dislivello ed una salita lunga e costante su ghiaioni mobili, ma saremo ricompensati dall’arrivo sulla cima più alta del massiccio della Majella.
Avremo modo di capire anche la geologia di questa montagna, la cui comprensione renderà più affascinanti i luoghi da percorrere: se avremo sguardo attento e piede saldo, non pochi saranno i fossili che incontreremo lungo il percorso.
I Chilometri non saranno troppi, circa 11 fra andata e ritorno, ma sufficienti a mettere alla prova le nostre gambe, soprattutto nella discesa che vedrà un’importante differenza di quota svolgersi sotto i nostri piedi su sfasciumi e ghiaioni.
IL TREKKING E’ CONSIGLIATO ESCLUSIVAMENTE A PERSONE MOLTO ALLENATE E ABITUATE A CAMMINARE IN SENTIERI DI MONTAGNA PER MOLTE ORE